Magic_Francis |
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| Gli Epicurei, in primis il romano Lucrezio, il più importante dei seguaci di Epicuro, vedono nella filosofia la via d'accesso alla felicità, dove per felicità s'intende la liberazione dalle paure e dai turbamenti, contingentemente al raggiungimento del piacere. La filosofia, quindi, ha uno scopo pratico nella vita degli uomini; essa è uno strumento il cui fine è la felicità: « È vano il discorso di quel filosofo che non curi qualche male dell'animo umano. »
Su questa convinzione, la ricerca scientifica atta all’investigazione delle cause del mondo naturale ha lo stesso fine della filosofia:
* Liberare gli uomini dal timore degli dèi, dimostrando che per la loro natura beata, essi non si curino delle faccende umane; * Liberare gli uomini dal timore della morte dimostrando che essa non è nulla per l’uomo dal momento che "quando ci siamo noi, non c’è la morte, quando c’è la morte non ci siamo noi" * Dimostrare l’accessibilità del limite del piacere, ossia la facile raggiungibilità del piacere stesso; * Dimostrare la lontananza del limite del male, cioè la provvisorietà e la brevità del dolore.
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